Il Team K aveva segnalato il problema dell’accensione dello skybeamer da parte della discoteca Max di Bressanone con apposite interrogazioni a livello comunale e provinciale. Dopo le richieste di spegnimento da parte del Comune, lo skybeamer è ora fuori servizio. “Secondo le informazioni fornite dal sindaco, anche la conferenza dei servizi ha riscontrato che il fascio di luce proveniente dalla discoteca Max è un inquinamento luminoso. Ora le norme provinciali in materia sono state attuate”, hanno commentato i consiglieri comunali del Team K Sabine Mahlknecht e Ingo Fink.
Da tempo numerosi cittadini di Bressanone si chiedono perché lo sky beamer della discoteca Max di Bressanone sia acceso – due volte alla settimana per tre ore. In questo caso, la critica non è rivolta alla vita notturna di Bressanone, ma all’inquinamento luminoso. “Al momento ci troviamo di fronte a grandi sfide per quanto riguarda il consumo di energia e la tutela del clima. Così come sulle altre forme di inquinamento, è necessaria anche una forte sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso, perché questa forma di inquinamento è dannosa per gli animali, le persone e l’ambiente ed è anche vietato dalla legge, come confermato dal comune e dalla conferenza dei servizi”, affermano Sabine Mahlknecht e Ingo Fink.
Questo perché, come ha spiegato l’assessore provinciale Vettorato ai media, la responsabilità dei controlli spetta ai comuni competenti. “Ci aspettiamo che la questione continui ad essere oggetto di grande attenzione. Per noi non è una dichiarazione di guerra contro le discoteche, ma un controllo del rispetto della legge. Siamo contenti che molti giovani vogliano divertirsi alla discoteca Max e che il locale sia ben frequentato. Chi vuole raggiungere il locale sa come arrivarci anche senza un faro luminoso che illumina tutta l’area circostante”, hanno concluso i due consiglieri comunali di Bressanone.