È davvero un pessimo segnale quello lanciato ieri ai cittadini dalla maggioranza in Consiglio regionale. “In un momento tanto difficile per la nostra società, questo adeguamento degli stipendi dei politici è un vero e proprio schiaffo ai tantissimi in difficoltà”, sostengono all’unisono Maria Elisabeth Rieder e Paul Köllensperger.
Da sempre ci impegniamo per una politica sobria, con proposte concrete per consolidarne la credibilità agli occhi dei cittadini. Già due anni fa avevamo presentato un apposito disegno di legge per abolire l’adeguamento all’inflazione delle indennità dei politici, ma ovviamente senza successo: alla fine di maggio, giunto in commissione, l’opposizione aveva sostenuto compatta il documento, mentre Svp e Lega avevano pensato bene di sospendere la sessione di lavori per non dover arrivare a un imbarazzante voto sul tema. Ma tutti i nodi vengono al pettine – anche se la maggioranza ha scelto non a caso una sessione di lavori estiva per trattare la patata bollente – ma la pezza è peggiore del buco, con l’emendamento a firma Svp-Lega presentato ieri in Consiglio regionale che va ad imporre l’adeguamento delle indennità all’inflazione all’inizio della legislatura. Viene inoltre fatto divieto ai consiglieri di rinunciarvi in quanto porterebbe “un carico di lavoro burocratico aggiuntivo” per l’amministrazione, come si legge nella relazione. Una doppia presa in giro, insomma.
“Siamo molto dispiaciuti perché queste scelte di parte gettano discredito sulle istituzioni democratiche, che sono di tutti e in questo particolare momento storico sono piuttosto fragili. La politica che genera antipolitica è un paradosso inaccettabile e in questa occasione la responsabilità dell’errore grava tutta sulla maggioranza”, affermano i consiglieri del Team K.