La stabulazione fissa delle vacche da latte è da più parti oggetto di critiche in tutta Europa – da parte delle organizzazioni animaliste, delle imprese commerciali, dei consumatori e della politica.
Lo sviluppo delle tecnologie di produzione comporta altresì cambiamenti strutturali nell’allevamento dei bovini e delle mucche da latte. Sulla scia di tali cambiamenti la stabulazione libera con le sue zone separate per il movimento, il riposo, il foraggiamento e la mungitura sta prendendo sempre più piede.
Le moderne forme di allevamento migliorano la salute e il benessere degli animali e costituiscono la base per un allevamento redditizio di bestiame da latte nelle aziende agricole.
Gli agricoltori che hanno avuto il coraggio di fare questo salto di qualità, adottando i necessari accorgimenti costruttivi, confermano senza eccezioni anche il notevole miglioramento dell’ambiente di lavoro nelle stalle libere.
Spesso si sostiene che la conversione in stalla libera non è possibile ovunque. In realtà molti esempi concreti dimostrano il contrario: solo in zone impervie o densamente edificate la conversione in stalla libera può rivelarsi difficoltosa.
In provincia di Bolzano vengono tuttora concessi contributi per investimenti in stalle sia di tipo fisso che libero. Apprendiamo dai media che i criteri di concessione dei contributi sono in fase di revisione.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a prevedere, nel caso di investimenti in ricoveri zootecnici, una consulenza obbligatoria per gli allevatori da parte dell’ispettorato agrario competente per comprensorio ovvero da parte del centro di consulenza per l’agricoltura montana BRING; se dall’esito di tale consulenza dovesse risultare possibile la conversione in stalla libera, solo tale tipologia di intervento potrà essere oggetto di contributi;
- nel caso di nuove costruzioni, a concedere contributi soltanto per la realizzazione di stalle libere; tali strutture dovranno essere conformi alla normativa comunitaria vigente in materia di agricoltura biologica, in modo che gli agricoltori non debbano sostenere costi aggiuntivi per i necessari lavori di adattamento in caso di passaggio all’agricoltura biologica;
- ad adeguare le spese riconosciute ai fini del calcolo dell’ammontare del contributo ai costi reali medi di costruzione degli edifici agricoli in provincia di Bolzano; tali spese riconosciute dovranno essere rivalutate annualmente in base all’effettivo tasso di inflazione;
- ad aumentare gradualmente la percentuale di finanziamento in base ai punti di svantaggio al fine di tener conto delle più disagevoli condizioni di lavoro e di costruzione in funzione del maggior grado di difficoltà della gestione aziendale.