Nel 2003 un gruppo di appassionati naturalisti, veterinari, birdwatcher hanno dato vita all’associazione Crab (Centro Recupero Avifauna Bolzano). Quando un cittadino o direttamente le varie forze dell’ordine rinvengono un uccello ferito, che va quindi curato e successivamente liberato nella natura, è a loro che si rivolgono. Analogo discorso vale per piccoli mammiferi come ad esempio i ricci. Con dedizione e professionalità i volontari dell’associazione hanno curato migliaia di animali selvatici, svolgendo un servizio prezioso che va incontro alla diffusa attenzione per l’ambiente e all’immagine di green region che all’Alto Adige piace dare di sé. Ma attenzione, perché parliamo anche di un servizio che a norma di legge gli enti pubblici devono garantire. Dal 2003 è stato proprio il Crab – con il sostegno della Provincia e del Comune di Bolzano – non solo a curare gli animali selvatici, ma anche a svolgere altre importanti mansioni come la custodia di animali sotto sequestro giudiziario; l’inanellamento degli uccelli immediatamente prima del loro rilascio in natura (in collaborazione con Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale); fungere da laboratorio epidemiologico (in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico delle Venezie e l’Azienda sanitaria); creare occasioni didattiche per scolaresche e per la popolazione, in collaborazione con il Museo di scienze naturali.
Il 1 gennaio 2019 il Crab aveva interrotto le sue attività. Impossibile continuare in spazi inadeguati, senza garanzie. Con una mozione il Team Köllensperger ha messo attorno a un tavolo Crab, Comune e Provincia, per trovare i modi e gli spazi adeguati per permettere il proseguimento di un prezioso servizio, che oltretutto la legge impone di garantire.