Una proposta di adeguamento dell’IMI per gli appartamenti sfitti del consigliere provinciale Peter Faistnauer (Team K) è stata bocciata oggi in Consiglio provinciale dalla maggioranza Svp-Lega. Il mercato immobiliare in Alto Adige è notevolmente cambiato negli ultimi decenni. Il grande numero di seconde case sul territorio è molto problematico, con diversi centri abitati che da luoghi turisticamente interessanti diventano in bassa stagione dei villaggi fantasma. Un disincentivo a tenere gli appartamenti sfitti e sulle seconde case porterà in futuro a migliorare la situazione.
L’imposta municipale sugli immobili è stata introdotta in Alto Adige nel 2014 e oggi rappresenta un’entrata significativa per i comuni. L’obiettivo di molti comuni è ridurre la pressione fiscale sulle prime case attraverso l’esenzione fiscale.
Finora, i comuni potevano applicare un aumento dell’aliquota ordinaria dell’imposta fino allo 0,8%, in modo da incoraggiare i proprietari di seconde case sfitte ad affittarle. Per dare ai comuni un maggiore margine di manovra a seconda delle necessità, in futuro dovrebbero poter aumentare l’aliquota fino al 5%.
“Una simile regolamentazione consente alla mano pubblica di disporre di uno strumento per intervenire in modo puntuale. Si tratta di dare una scossa, in modo che gli alloggi inutilizzati vengano affittati o venduti, oppure che più tasse arrivino nelle casse dei comuni. Il precedente modello di sviluppo urbanistico era sbagliato e va quindi corretto con una più alta tassazione delle seconde case e degli appartamenti sfitti”, sostiene il consigliere provinciale Peter Faistnauer.
Il disegno di legge è stato respinto con 18 no e 15 sì. La maggioranza, però, ha lasciato intendere che tra qualche mese riprenderà questa proposta. “La politica concreta del Team K quantomeno accelera l’attività della maggioranza”, ha concluso il consigliere Peter Faistnauer commentando ironicamente la bocciatura del suo disegno di legge.