Dal 2014, in Alto Adige esiste un’imposta di soggiorno che i gestori delle strutture alberghiere riscuotono dagli ospiti e girano ai comuni. Il 30% dei proventi di questa tassa viene versato all’IDM, per un ammontare nel 2023 di 9,4 milioni di euro. Questi fondi si aggiungono agli almeno 30 milioni di euro di finanziamento che la Provincia versa ogni anno all’IDM con i soldi delle nostre tasse. I risultati ottenuti da IDM nel rafforzare il marchio Alto Adige vanno certamente riconosciuti, ma oggi più che mai dobbiamo chiederci se, alla luce di uno sviluppo turistico in forte crescita e di una Giunta provinciale che ha introdotto lo stop ai posti letto, gli attuali budget multimilionari per il marketing e il modo in cui vengono utilizzati siano ancora giustificati, soprattutto quando il top management di IDM si concede con questi soldi forti aumenti di stipendio.
Sorge poi spontanea la domanda se questa quota del 30% dell’IDM sulla tassa di soggiorno sia ancora giustificata. Ricordiamo che nel 2017 è stata approvata la riforma delle organizzazioni turistiche, che le ha abolite e sostituite con uffici distaccati dell’IDM. I compiti dell’IDM e delle organizzazioni turistiche sono stati definiti per legge nell’ambito della riforma e l’IDM ha ricevuto i fondi pubblici destinati alle ex-associazioni turistiche e risorse finanziarie aggiuntive grazie all’aumento della quota di entrate della tassa di soggiorno. Ma da allora l’IDM ha smantellato le sue filiali (le cosiddette DME) e non fornisce più questi servizi. La proposta del Team K suggeriva di lasciare questi fondi alle associazioni turistiche locali invece di dirottarli all’IDM a Bolzano.
Paul Köllensperger ha commentato: “La Giunta provinciale non ha mai implementato la mozione del Consiglio provinciale di scorporare l’IDM. Ma non solo: continua a inondare di denaro la società e difende anche la quota del 30% dell’imposta di soggiorno a lei destinata. Il mio obiettivo era dare questi fondi alle associazioni turistiche locali, con la possibilità di poter finanziare progetti per la popolazione, di concerto con i comuni. Ma a quanto pare l’IDM è la vacca sacra del Landeshauptmann e dei suoi colleghi di Giunta”.