L’accordo tra Provincia e Poste italiane prevede la garanzia che le consegne postali, compresi i giornali, vengano effettuate entro le 13, sei giorni alla settimana. Questo servizio costa alla Provincia undici milioni di euro annui. In autunno è stato condotto un sondaggio sui servizi postali tra i sindaci e i risultati sono stati sconfortanti: in molti comuni non vengono rispettati gli standard concordati. I cittadini lamentano di mancate consegne o di ritardi, con un crescente malcontento. A questo punto la consigliera del Team K Maria Elisabeth Rieder chiede a Poste italiane di pagare le penali previste.
Maria Elisabeth Rieder del Team K è consapevole del problema: “Interpellati, gli impiegati postali riferiscono che i loro orari di lavoro sono stati modificati e che ora iniziano solo alle 8.45, il che significa che i primi quotidiani possono essere consegnati solo a partire dalle undici e mezza circa e che gli ultimi vengono consegnati in notevole ritardo. So che il problema riguarda diversi comuni dell’Alto Adige, con quotidiani, ad esempio, che spesso arrivano solo nel pomeriggio o addirittura il giorno successivo. Questo è evidentemente inaccettabile e pare anche in contrasto con l’accordo che le parti hanno rinnovato all’inizio del 2024, che prevede, tra l’altro, precisi standard di qualità, con la consegna regolare della posta, compresa quella dei giornali, sei giorni alla settimana entro e non oltre le 13. Gli standard non vengono rispettati, ma intanto gli 11 milioni di euro all’anno continueranno ad essere versati a Poste italiane”.
In generale, dall’indagine svolta emerge che è evidentemente necessario monitorare attentamente il rispetto degli standard di qualità definiti nell’accordo, perché il 65 per cento dei comuni dell’Alto Adige dichiara che spesso i quotidiani vengono consegnati solo dopo le 13 e che le edizioni del venerdì o del sabato vengono consegnate solo il lunedì successivo. Il 50 per cento segnala problemi di consegne mancate, tardive o irregolari (la posta viene consegnata solo a giorni alterni anziché tutti i giorni). Una commissione di indirizzo, monitoraggio e controllo composta da sei membri controlla il rispetto e l’attuazione dell’accordo tra la Provincia e il servizio postale. La Giunta provinciale è a conoscenza del problema e i risultati dell’indagine sono stati presentati in un primo incontro con i responsabili di Poste italiane, ai quali è stato chiesto di adottare misure specifiche per migliorare il servizio. Una nuova indagine nel settembre 2025 mostrerà se ci sono effettivamente stati dei miglioramenti.
Maria Elisabeth Rieder lo trova incomprensibile: “L’accordo tra lo Stato e Poste italiane prevede sanzioni in caso di mancato rispetto degli standard di qualità. La commissione di monitoraggio e controllo valuta l’applicazione dell’accordo e deve comminare sanzioni in caso di sua violazione. Mentre per il sociale le risorse finanziarie sono attentamente controllate, in questo caso 11 milioni di euro arrivano ogni anno a Poste italiane senza che i servizi concordati siano adeguatamente svolti. Questo è inaccettabile. Ci aspettiamo che gli obblighi contrattuali siano rispettati e che avviino misure concrete per migliorare il servizio. Ci aspettiamo che l’amministrazione provinciale agisca con più vigore e applichi le sanzioni finanziarie. i cittadini si aspettano miglioramenti tempestivi e un servizio postale affidabile”.