“Respinto dalla maggioranza perché quello che arriva dalla minoranza non può essere approvato…”, sbotta il consigliere dott. Franz Ploner, commentando l’odierna bocciatura in Consiglio provinciale sulla sua mozione. In accordo con l’Ordine dei medici e degli odontoiatri dell’Alto Adige, Franz Ploner intendeva impegnare la Giunta provinciale a garantire che anche i dentisti potessero iscriversi all’albo speciale già esistente per i medici che conoscono il solo tedesco. A quanto pare, questa categoria professionale era stata semplicemente dimenticata nella relativa legge del 2020.
L’assessore alla Sanità Hubert Messner non ne ha voluto sapere, sostenendo che è comunque già stato fissato un incontro con il ministro della Sanità italiano Orazio Schillaci. L’obiettivo dell’incontro è regolamentare a livello locale le competenze di tutti gli ordini professionali nell’ambito dello Statuto di autonomia attraverso, norme attuative dello Stato. “Ancora una volta, è prassi nella maggioranza dire no alle mozioni dell’opposizione. L’argomentazione è che tutto è già in itinere, i negoziati già in corso e la soluzione dei problemi è solo una questione di tempo”, riassume Franz Ploner. Ma sono anni che si discute la questione e considerata la carenza di dentisti in Alto Adige, sarebbe certamente stato opportuno accelerare. Già nella scorsa legislatura il Team K aveva chiesto una relativa norma attuativa, che a tutt’oggi, dopo oltre quattro anni, non è ancora stata affrontata dalla Commissione dei Sei e Dodici. Ecco come l’Svp prende sul serio l’autonomia.
L’albo speciale in questione era stato istituito nella cornice del bilancio 2021. Questo registro consente ai medici che conoscono la sola lingua tedesca di esercitare la professione medica esclusivamente sul territorio provinciale, sia in strutture pubbliche che convenzionate, che private. L’impiego a lungo termine nelle strutture pubbliche richiede inevitabilmente l’acquisizione e la prova di entrambe le lingue provinciali, come previsto dalla legge. A fine ottobre 2023, 32 medici, provenienti soprattutto da Paesi di lingua tedesca, sono già iscritti a questo registro speciale e lavorano nelle strutture pubbliche e private sul territorio, contribuendo ad ovviare alla drammatica carenza di medici e specialisti. Purtroppo però, il legislatore aveva dimenticato di includere i dentisti in questo registro. “Un’omissione che la Giunta provinciale non pare interessata a correggere in tempi rapidi”, afferma Franz Ploner.