Il Team K tenta nuovamente – quattro anni dopo – di far approvare in Consiglio provinciale l’esenzione dalla tassa di soggiorno per le persone con disabilità. All’epoca la proposta fu respinta, ma fu istituito un gruppo di lavoro per esaminarla, ma finora non è successo nulla di concreto. La proposta prevede che gli invalidi civili e le persone con disabilità, così come i gruppi di persone con malattie da definire e i loro accompagnatori, siano parzialmente o completamente esenti dall’imposta di soggiorno. “Il Trentino, Milano, Bergamo, diverse regioni della Germania e dell’Austria, così come i Paesi scandinavi, hanno già adottato misure in questa direzione”, afferma Alex Ploner, primo firmatario di una relativa mozione.
Alex Ploner stenta a comprendere le riserve espresse da Luis Walcher, assessore provinciale al turismo, in risposta a un’interrogazione sull’attività del tavolo di lavoro incaricato di valutare l’esenzione dal pagamento dell’imposta di soggiorno per le persone con disabilità. Walcher aveva risposto così: “In linea di principio, cerchiamo di prevedere meno casi di esenzione possibile, poiché queste sono sempre associate a una burocrazia aggiuntiva”. Alex Ploner non può che essere perplesso. “Mantenere un carico burocratico grande o piccolo è una scelta politica. La Giunta provinciale non deve mica inventare la ruota, ci sono modelli già implementati. Questo argomento mi sembra più che altro una scusa. L’unica cosa che conta sarebbe fare un piccolo passo verso persone che nella vita sono state svantaggiate e alleggerire l’onere finanziario che grava su di loro. Va inoltre considerato che questa misura andrebbe a vantaggio degli altoatesini che, ad esempio, devono trovare un alloggio vicino a un centro terapeutico per trascorrere qualche giorno in terapia”, sostiene Alex Ploner.
Le persone con disabilità e gli anziani stanno diventando un gruppo target sempre più interessante per il turismo. Lo conferma anche lo studio dell’UE “Economic Impact and Travel Pattern of Accessible Tourism in Europe”. Secondo lo studio, nel 2020 gli anziani e le persone con disabilità hanno effettuato 783 milioni di viaggi di un giorno e di viaggi con pernottamento. Il giro d’affari complessivo generato da questo fenomeno ammonta a 786 miliardi di euro, pari al 3% del prodotto interno lordo dell’UE. È quindi giusto e doveroso servire questo settore di ospiti nel miglior modo possibile. L’attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche o l’esenzione o la riduzione della tassa di soggiorno richiesta dal Team K non è solo un atto di buona volontà da parte dei professionisti del turismo e dei responsabili di Comuni e Provincia.
“Se la Giunta provinciale vuole davvero essere seria nel suo impegno per una società inclusiva, non può ignorare la mia mozione, ma dovrebbe finalmente agire concretamente nel settore del turismo e inviare un segnale a questo gruppo di persone e alle loro famiglie, e credo che la rinuncia alla tassa di soggiorno per le persone con disabilità sarebbe un segnale sociale forte. Altre destinazioni turistiche ci hanno già preceduto, noi siamo comunque già in ritardo. Ma meglio tardi che mai”, conclude Alex Ploner.