Dal 1° gennaio 2025 la tassa di soggiorno a Bressanone subirà un rialzo che il Team K giudica iniquo perché prevede un aumento di 1,10 euro per tutte le categorie di strutture ricettive, senza distinzioni. La rimodulazione della tassa crea quindi un onere sproporzionato per le categorie di strutture più economiche, contraddicendo i principi di equità fiscale.
“L’aumento proposto di 1,10 euro porta a un aumento percentuale diseguale tra le diverse tipologie di alloggio, con un effetto regressivo. Particolarmente colpite sono le categorie più basse, che saranno proporzionalmente più gravate. Questo contraddice i principi di equità fiscale e penalizza soprattutto le strutture ricettive più piccole, che sono già sotto pressione”, afferma la capogruppo Sabine Mahlknecht.
La normativa provinciale stabilisce che qualsiasi aumento dell’imposta di soggiorno deve essere applicato in modo uniforme a tutte le categorie di alloggi. Ciò significa che a tutte le categorie deve essere applicata la stessa percentuale o lo stesso valore assoluto. “Per questo abbiamo presentato un emendamento che chiede un aumento percentuale uniforme, così da consentire un adeguamento proporzionalmente equo al livello tariffario delle singole categorie”, sottolinea Elisabeth Fulterer.
“Dobbiamo garantire che gli oneri siano distribuiti in modo equo e che le strutture più piccole non soffrano in modo sproporzionato”, spiega Verena Waldboth. “Siamo a favore di una tassazione equa e trasparente che tratti tutte le imprese allo stesso modo e sostenga l’economia locale”.
Nonostante la bocciatura, la maggioranza ha sottolineato che l’emendamento verrà preso in considerazione per il prossimo anno e che quindi ci sarà spazio per discuterne.