In occasione dell’ultima conferenza stampa della Giunta provinciale, è stato presentato il pacchetto Alto Adige, che prevede due miliardi di euro di aiuti. Tuttavia, il denaro non verrà stanziato dagli assessori provinciali e nemmeno dall’Svp. È necessaria una delibera della Giunta e poi, per molte delle spese e misure contenute, il voto dell’organo legislativo della Provincia, il Consiglio, che conferisce la base giuridica. Al momento mancano entrambi. La presentazione di quattro slides nel corso della conferenza stampa del Giunta provinciale sembra un po’ poco dopo settimane di crisi e considerati i problemi urgenti che gravano su imprese e famiglie.
“Già nella prima riunione in videoconferenza dei capigruppo ho chiesto la convocazione del Consiglio provinciale per avviare le misure urgenti e discutere su come uscire gradualmente dall’attuale blocco totale di società ed economia”, dice Köllensperger. Il Landeshauptmann può emettere ordinanze di emergenza, ma misure finanziarie così ampie devono poggiare su una solida base legale e soprattutto democratica, che solo il Consiglio può dare. Le sessioni di lavoro online del Consiglio provinciale sono difficoltose, non tutti i membri dispongono di una connessione web sufficiente e inoltre le votazioni e le discussioni sono piuttosto difficili. Una sessione così limitata del Consiglio non è accettabile, stiamo parlando di 2 miliardi di euro. Per questo il Team K chiede la convocazione di un Consiglio ordinario.
La proposta di incontrarsi fisicamente non ha incontrato l’approvazione di tutti, ma i consiglieri provinciali non possono nascondersi in casa, devono assumersi responsabilità. “Anche il personale sanitario, gli addetti dei supermercati e quelli della logistica, gli edicolanti e molte altre categorie svolgono il loro lavoro, perché non dovrebbe essere possibile anche per i consiglieri?”, si chiedono i membri del Team K. In Consiglio si possono osservare tutte le misure di igiene e sicurezza, anche per i dipendenti, come conferma anche il dr. Franz Ploner. La sala plenaria è sufficientemente ampia, considerando che nella seconda metà di ogni legislatura è in grado di ospitare anche il Consiglio regionale.
Il Team K sarà lieto di sostenere una deroga al regolamento per abbreviare il più possibile l’iter dei lavori. “Ma non siamo favorevoli a deroghe per relegare il Landtag in una dimensione virtuale, incapace di agire e per consentire alla Giunta di governare di fatto senza Consiglio”, sottolinea Köllensperger. Inoltre, in queste circostanze eccezionali, non tutte le mozioni devono essere trattate nel corso dei lavori in aula, ma solo disegni di legge urgenti. Si dovrebbe anche tenere un dibattito d’attualità. “È importante discutere democraticamente di come vogliamo uscire dalla quarantena ancora come paese libero. Questa non è la Cina, e non sono i virologi a governare. La salute viene prima di tutto, ma ci sono anche la libertà, l’economia e i costi della quarantena”, sostiene Köllensperger. I dibattiti politici non riescono in videoconferenza e stiamo parlando di diritti democratici fondamentali. “Niente scuse, il Consiglio provinciale può e deve essere convocato”, sostengono all’unisono tutti i membri del Team K.