Per l’ennesima volta il Team K ha proposto oggi in Consiglio provinciale che il Gruppo del Sassolungo e i PIan de Cunfin vengano inseriti nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio e quindi posti sotto tutela. La Svp ha espresso il proprio sostegno a questa proposta, ma non ha voluto mettere ai voti la mozione, in attesa dei risultati dei gruppi di lavoro sul territorio, e ha chiesto una sospensione. Il Team K ha accettato la proposta nel merito della questione. “Ora terremo d’occhio il modo in cui la Giunta provinciale si muoverà su questo tema nei prossimi mesi e se, alla fine, questi territori verranno messi sotto tutela”, commentano Franz Ploner e Paul Köllensperger, primi firmatari della mozione. Dalla discussione in aula abbiamo ottenuto che la Giunta provinciale è nettamente favorevole alla tutela del Sassolungo e dei Piani di Cunfin, e contraria all’ampliamento della cabinovia. Anche questo può essere considerato un successo.
La mozione del Team K impegnava la Giunta ad esprimersi a favore della messa sotto tutela del gruppo del Sassolungo con i Piani di Cunfin, inserendoli all’interno del Parco naturale Sciliar-Catinaccio. Questo processo deve avvenire in costante confronto con la Provincia, i Comuni, ma anche con le associazioni ambientaliste del territorio.
“In ogni occasione, soprattutto il presidente Kompatscher sottolinea che non abbiamo più tempo da perdere in materia di tutela dell’ambiente, una priorità per ogni decisione politica. Oggi, in Consiglio provinciale, il Landeshauptmann ha detto di essere favorevole alla nostra proposta, ma di voler aspettare l’esito dei gruppi di lavoro con tutti i soggetti coinvolti. Nel merito della questione è opportuno prendere tempo, l’importante è che alla fine questa tutela arrivi anche in pratica e non si fermi alle belle parole. Non abbiamo più tempo da perdere e questa Giunta provinciale deve finalmente dimostrare di dare priorità alla tutela dell’ambiente. Il Sassolungo è un’area di straordinaria bellezza e deve essere preservata per le generazioni future. Tale tutela può essere garantita solo dall’inserimento in un parco naturale. Si pone anche il problema della funivia del Sassolungo. In ogni caso dobbiamo evitare che venga ampliata. Oggi il presidente Kompatscher ha condiviso questo obiettivo”, afferma Franz Ploner.
I principali massicci dolomitici dell’Alto Adige già possono contare su questa particolare protezione (Sciliar-Catinaccio, Puez-Odle, Fanes-Sennes-Braies, Tre Cime), è finalmente venuto il momento di estendere questa tutela anche a un paesaggio iconico, entrato nell’immaginario collettivo ben al di fuori dei nostri confini, come le cime del Sassolungo e Sassopiatto e le loro pendici, fino ai Piani di Cunfin sull’Alpe di Siusi. Anche l’iniziativa “Nosc Cunfin” si sta battendo per questo obiettivo.
”Non è solamente una questione ecologica e paesaggistica, ma anche economica: lo sfruttamento esasperato delle nostre montagne e delle loro pendici ne minaccia l’attrattività turistica per il futuro. La bellezza del nostro territorio è un tesoro da preservare per le future generazioni. Non abbiamo bisogno di altre Disneyland nelle Dolomiti” conclude Paul Köllensperger.