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Il Consiglio regionale dice no al pluralismo: la maggioranza affossa la proposta per un Ufficio di Presidenza più rappresentativo

Il gruppo consiliare Team K esprime forte disappunto per la bocciatura del disegno di legge n. 8/XVII. L’iniziativa legislativa mirava a modificare la legge regionale sugli organi regionali per consentire al regolamento interno del Consiglio di prevedere una composizione più equa dell’Ufficio di Presidenza, assicurando almeno un vicepresidente e due segretari questori alle minoranze. Una proposta in linea con quanto già avviene in tutte le assemblee legislative italiane.
«L’Ufficio di Presidenza non è proprietà della maggioranza di turno – afferma la prima firmataria della proposta Maria Elisabeth Rieder – ma un organo istituzionale che deve rappresentare tutte le forze politiche presenti in Consiglio. È così a Roma, alla Camera e al Senato, dove viene garantita la presenza di tutti i gruppi parlamentari. È grave che nella nostra Regione, con un’autonomia speciale, non si riesca nemmeno a rispettare questo principio basilare di democrazia parlamentare».
«Non è ammissibile – aggiunge Rieder – che i consiglieri di maggioranza tacciano di fronte a una proposta di legge che chiede semplicemente il rispetto dell’articolo 30 dello Statuto di autonomia. Il loro silenzio non è solo una mancanza di rispetto verso le minoranze, ma rappresenta un’offesa all’intera istituzione consiliare».
«Con il suo silenzio – dichiara il capogruppo Paul Köllensperger – la maggioranza ha sconfessato quanto sostenuto in passato, avallando un atteggiamento profondamente antidemocratico da parte della destra regionale. Nella scorsa legislatura, infatti, tutti i capigruppo si erano espressi favorevolmente a una modifica del Regolamento interno che recepisse questo principio. Allora il Presidente del Consiglio aveva precisato in una nota che prima si sarebbe dovuto intervenire sulla legge regionale e solo dopo si sarebbe potuto modificare il Regolamento. Oggi però, di fronte a un disegno di legge che va esattamente in quella direzione, tace. La volontà di tenere le minoranze fuori dagli organi di direzione politica del Consiglio è un atto grave che mina la legittimità istituzionale dell’assemblea».
Il Team K annuncia che tornerà a chiedere con forza la modifica del Regolamento interno, in linea con lo Statuto speciale, affinché anche in Trentino-Alto Adige/Südtirol si riconosca il diritto delle opposizioni a partecipare pienamente alla vita istituzionale del Consiglio.