Il Team K ha proposto di introdurre principi quali l’equità intergenerazionale, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile nello statuto comunale: la maggioranza respinge incomprensibilmente la mozione. Ingo Fink e Sabine Mahlknecht: “Siamo delusi, ci saremmo aspettati più lungimiranza.”
Negli scorsi mesi molti enti locali e regionali hanno approvato una mozione-voto al Parlamento per modificare la Costituzione Italiana al fine di includervi i principi di equità intergenerazionale, di tutela dell’ambiente e di sviluppo sostenibile. Anche in Alto Adige i comuni di Merano, Ortisei, S. Cristina e Selva Gardena hanno sostenuto l’adozione di questi principi a livello locale. Perché non il comune di Bressanone?
In occasione della seduta del consiglio comunale di ieri, il Team K Bressanone ha presentato una mozione che avrebbe obbligato il comune a basare ogni decisione e ogni misura adottata a livello comunale sui principi indicati qui sopra. La proposta mirava a introdurre questi principi negli statuti comunali, a sostegno della campagna nazionale Figli Costituenti.
La mozione è stata incomprensibilmente respinta dalla maggioranza, con la motivazione che queste linee guida erano già contenute nel documento programmatico del sindaco. I consiglieri comunali Sabine Mahlknecht e Ingo Fink esprimono il loro grande rammarico per questa decisione. “Sono delusa e mi sarei aspettata più lungimiranza”, dice Sabine Mahlknecht. “Le generazioni future sono più che mai colpite dalle conseguenze delle decisioni politiche che si stanno prendendo – i loro diritti e la qualità della vita devono essere garantiti. È incomprensibile che la maggioranza in Consiglio comunale a Bressanone abbia assunto questi principi come una dichiarazione d’intenti generale, come principio guida, ma si oppone al loro ancoraggio vincolante nello statuto comunale. Le emergenze ambientali sono chiaramente visibili a tutti. È quindi non solo giusto ma necessario intervenire per garantire l’equilibrio tra natura e uomo e per superare le grandi sfide ecologiche ed economiche. Lo dobbiamo alle prossime generazioni” commentano i consiglieri.
Sabine Mahlknecht – Ingo Fink