Il Tar chiude la questione che si trascinava da anni: il contratto sottoscritto dal Comune di Bressanone con l’artista Andrè Heller viene giudicato illegittimo ed è quindi annullato. Per il Team K una buona notizia: “Una battaglia che insieme ad altre forze politiche e cittadine abbiamo sempre sostenuto, anche nel Consiglio provinciale”, esulta Franz Ploner.
“Prendiamo atto con soddisfazione che le argomentazioni del Comune con le quali aveva cercato di inquadrare l’incarico per il nuovo Giardino vescovile come opera artistica non hanno retto al vaglio della giustizia amministrativa”. sostengono i consiglieri comunali Sabine Mahlknecht e Ingo Fink, che di professione è avvocato. Affidare direttamente da parte dell’amministrazione comunale un incarico di questa portata – 1,2 milioni di euro, ricordiamo – sarebbe stata una forzatura dell’attuale legge appalti, che pure prevede uno spiraglio al quale ha cercato di appellarsi, inutilmente, il Comune. Concludono i consiglieri comunali: “Per il futuro, vorremmo che la città disponesse di un giardino per i suoi abitanti, non per farci eventi faraonici”.
Nel giugno scorso con una mozione in Consiglio provinciale il Team K voleva impegnare la Giunta provinciale a riesaminare il progetto Heller, motivando gli impegni finanziari assunti (vedasi il relativo comunicato stampa), purtroppo sonoramente bocciata dalla maggioranza (vedi qui).
“Speriamo che questa sentenza chiuda questa vicenda che si è protratta davvero troppo a lungo, così da poter finalmente rendere fruibile i bellissimi spazi del Giardino vescovile per i brissinesi. E speriamo anche che la vicenda si concluda qui e che il Comune non pensi di andare al Consiglio di Stato: in questi tempi così difficili si tratterebbe di un ulteriore spreco di risorse pubbliche per inutili processi”, conclude il consigliere provinciale Franz Ploner che ha seguito da vicino la vicenda nel relativo comitato cittadino.