Sono anni che l’incarico di ridisegnare il giardino vescovile all’artista multimediale Andrè Heller è oggetto di polemiche. Il dissenso è focalizzato in particolare sul concetto di parco per eventi a pagamento e dai costi elevati, 10 milioni di euro. Il consiglio comunale di Bressanone e il sindaco Svp Brunner hanno spesso fatto riferimento alla fama internazionale di Heller in quanto artista, reputazione però che mostra più di una crepa. Andrè Heller ha dovuto recentemente dichiararsi un falsario d’arte. Il consigliere provinciale Franz Ploner e quella comunale Sabine Mahlknecht chiedono quindi che il Consiglio comunale riconsideri il progetto e, con un’interrogazione, anche chiarezza sulle prossime decisioni. Sulla vicenda è stata anche presentato un esposto alla Corte dei Conti.
“Nella delibera 172/2020 della Giunta comunale di Bressanone si afferma esplicitamente che, considerata la fama dell’artista Heller, si deve ipotizzare la redditività economica del giardino da riprogettare. Heller ha falsificato un’opera d’arte di Jean-Michel Basquiat e la sua reputazione ne è uscita molto compromessa, un fatto rilevante anche per il Comune di Bressanone. La redditività economica del giardino si basa esplicitamente sulla notorietà del nome Heller”, avverte Franz Ploner.
Anche Sabine Mahlknecht, consigliera comunale, è indignata per l’approccio del Comune: “Dopo che per oltre un decennio la diocesi ha incassato i soldi dei contribuenti per il giardino vescovile, senza alcun valore aggiunto a Bressanone, ora si vuole creare un luogo per eventi a pagamento, che non è compatibile né con la sostenibilità né con il turismo dolce. Come se non bastasse, ora si sono aggiunte le ultime rivelazioni su Heller, che definirei addirittura un Heller-gate. Credo sia giunto il momento per il Consiglio comunale di dire basta”.
Franz Ploner ha già presentato un’interrogazione per chiarire la posizione della Giunta provinciale sull’ultimo scandalo che ha coinvolto Andrè Heller. La Provincia di Bolzano dovrebbe cofinanziare il progetto di Bressanone con circa 8 milioni di euro. In un’interrogazione al Consiglio comunale di Bressanone, anche Sabine Mahlknecht chiede che la Giunta prenda una chiara posizione sulla vicenda.