Formare cittadini consapevoli dotati di senso critico è un obiettivo primario della scuola. A vari livelli politici (sia nazionale che regionale) si registra una forte spinta a favore dell’educazione civica, ma anche dell’introduzione di diritto ed economia dove non già previsto. Il Consiglio provinciale aveva trattato il tema nel recente passato, con l’approvazione di una mozione di Paul Köllensperger. “Coerentemente con quanto abbiamo già proposto in Consiglio nel 2015 oggi presentiamo questa mozione che impegna la Giunta a reintrodurre la materia di educazione civica nelle scuole della provincia” spiega Paul Köllensperger.
Con un minimo adattamento dei programmi scolastici sarà possibile aumentare o addirittura introdurre le ore di diritto ed economia, potendo così affrontare numerose tematiche – teoriche ma anche pratiche – che possono servire ai nostri ragazzi nella vita. Inoltre, sarebbe un’occasione per adattare i programmi scolastici alle recenti novità che hanno portato all’introduzione della materia “Stato e Costituzione” all’esame di maturità.
La proposta prevede quindi di valorizzare il ruolo dei docenti dell’area disciplinare di diritto ed economia (i più adatti per l’insegnamento dell’educazione civica e già presenti negli organici di molte scuole), con un percorso curricolare che garantisca un insegnamento della materia che sia omogeneo in tutta la provincia, capace di valorizzare anche le particolarità del nostro territorio nel contesto europeo.
Renate Holzeisen, candidata per il Team Köllensperger sulla lista +Europa alle elezioni europee, sostiene fortemente questa proposta: “Alle elezioni europee del 2014 in Italia solo il 40% dei giovani si è recato alle urne, in Alto Adige il 52% dei cittadini aventi diritto. Si può e si deve fare di più. La campagna di sensibilizzazione delle istituzioni europee #stavoltavoto è sicuramente un importante passo in avanti, ma ora è più che mai necessario offrire ai nostri giovani un programma chiaro di educazione civica all’interno del percorso scolastico, affinchè diventino cittadini consapevoli e responsabili.”
“Ci piace sottolineare che insieme alla volontà di più parti politiche c’è pure una forte spinta dal basso, dai ragazzi stessi, che attualmente possono trattare poco questi temi. Questo è un elemento da non sottovalutare. Anche vari organismi rappresentanti studenti e genitori, nonché associazioni giovanili si impegnano da anni per raggiungere questo obiettivo”, sostiene Köllensperger. Che poi conclude: “Come espresso da più schieramenti politici sia nella campagna elettorale dell’ottobre scorso che in passato, si è spesso manifestata convergenza su questo tema. Auspichiamo che questa sia la volta buona per tradurre questo consenso in un investimento concreto a favore dei nostri ragazzi”.