Respinta oggi in Consiglio provinciale la mozione del Team K che cercava di mettere dei punti fermi sullo spinoso tema della contrattazione tra Provincia e sindacati per il rinnovo del contratto collettivo intercompartimentale. Delusa la prima firmataria Maria Elisabeth Rieder: “I contratti collettivi dovrebbero essere stipulati entro i termini previsti, non dopo anni di attese e mentre il costo della vita continua a salire. È un andazzo poco serio e rispettoso rispetto ai propri dipendenti”.
L’inflazione morde gli stipendi e i contratti collettivi del personale provinciale restano anni in attesa di rinnovo. E tutto questo in una provincia come la nostra dal costo della vita superiore del 25 cento circa rispetto alla media nazionale, in cui circa il 30 per cento dei lavoratori dipendenti dichiara di faticare ad arrivare a fine mese e con una spesa alimentare il cui costo è cresciuto del 35 per cento tra il 2019 e il 2022. Ma questi sono solo alcuni dei tantissimi dati che vanno a fotografare un quadro socio-economico difficile.
La situazione è stigmatizzata dalla consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder: “È evidentemente necessario cambiare l’approccio e questo era il senso della mozione che oggi è stata purtroppo bocciata dalla maggioranza. Avevo proposto un tavolo negoziale permanente per la contrattazione collettiva intercompartimentale, con un puntuale calendario di incontri, proprio con l’obiettivo di rispettare finalmente i termini previsti per la stipula del contratto, visto che le Giunte provinciali precedenti avevano sempre fallito l’obiettivo. Idem per quanto riguarda la contrattazione a livello decentrato e di comparto. La Giunta provinciale non può fare finta di niente”.