Il Consiglio regionale della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ha approvato negli ultimi anni tre riforme (legge regionale n. 6/2012, legge regionale n. 4/2014 e legge regionale n. 512014), che hanno ridotto gli importi degli assegni vitalizi e di reversibilità già in godimento. Nella risposta all’interrogazione n. 28/XVI (quesito n. 4) si fa riferimento al fatto che “l’art. 3 della legge regionale n. 4/2014 prevede, a carico dei Consiglieri beneficiari del valore attuale secondo condizioni e criteri di calcolo più favorevoli di quelli previsti dalla legge regionale n. 4/2014, l’obbligo di restituzione delle somme eccedenti il valore ricalcolato ai sensi della legge citata n. 4/2014..
Ciò premesso, si interroga il Presidente del Consiglio Regionale per conoscere
1. quali decurtazioni agli importi spettanti a titolo di assegno vitalizio o “valore attuale” hanno effettivamente ricevuto i consiglieri regionali che hanno cessato la propria carica dopo il 2014;
2. l’importo delle decurtazioni di cui al punto 1 per ogni consigliere regionale/avente diritto (consiglieri, ex consiglieri o chi gode di assegno di reversibilità);
3. le somme eccedenti il valore ricalcolato per ogni consigliere regionale/avente diritto (consiglieri, ex consiglieri o chi gode di assegno di reversibilità) indicando se tale somma (o una parte, indicando l’importo) è stata restituita come da obbligo previsto dalla legge n. 4/2014.
Ai sensi del Regolamento si richiede risposta scritta.