Da alcuni cittadini di Sinigo giungono segnalazioni riguardo all’ex-stazione ferroviaria di Sinigo, non in attività da lungo tempo. L’immobile è inaccessibile, l’esterno invece è utilizzato come parcheggio da mezzi privati. Di fronte alla stazione è presente una costruzione in legno, presumibilmente abitata, dotata di impianto di aria condizionata e finestre apparentemente nuove. Anche la stazione, per quanto in stato di degrado, è dotata di zanzariere alle finestre, diversi cavi elettrici di collegamento, una antenna parabolica per la ricezione di canali tv.
Ciò premesso,
SI INTERROGANO GLI ASSESSORI COMPETENTI PER SAPERE
- Se l’ex-stazione di Sinigo appartiene a Rfi ed eventualmente se – come per altre stazioni ferroviarie sul territorio – è stata data in concessione alla Provincia;
- Se, qualora la Provincia ne sia in qualche forma coinvolta, esistono accordi di gestione della struttura di Sinigo e degli spazi limitrofi di pertinenza, che ne consentano l’uso a privati;
- Se esistono, chi ha stipulato questi accordi? Ed eventualmente a che titolo e a quale prezzo?
- Se risulta previsto che la struttura della stazione possa essere abitata;
- Se la struttura della stazione è legata a qualche vincolo di tutela storica e architettonica e se sì da quali;
- Se risulta autorizzata la costruzione della limitrofa casetta in legno e se risulta che soddisfi i criteri di abitabilità.