Le enormi conseguenze per l’economia altoatesina derivanti dalla diffusione del coronavirus richiedono misure urgenti da parte della Giunta provinciale, tra cui se necessario, anche la temporanea sospensione di leggi e regolamenti vigenti.
Le polemiche politiche non sono ammesse in questa crisi: l’opposizione dovrebbe unire le forze con la maggioranza e la Giunta. Il Team K ha già dichiarato alla fine dell’ultima sessione di lavori del Consiglio provinciale di essere pronto a collaborare e a condividere la responsabilità per le gravi decisioni che andranno prese.
Oltre alle misure immediate per impedire la diffusione dell’epidemia di Covid19 a salvaguardia della salute dei cittadini (tra cui il rinvio delle elezioni comunali!), deve essere prioritario sostenere l’economia – le imprese e quindi i lavoratori del settore privato – e soprattutto le piccole aziende con meno di cinque dipendenti. “E’ urgente superare rapidamente la penuria di liquidità nei settori più colpiti dall’emergenza, oppure garantire che il rimborso dei prestiti sia differito e che le imprese possano reagire in modo flessibile alle sfide”, afferma Armin Toll, commercialista bolzanino e membro del direttivo del Team K, che chiede di istituire un tavolo di lavoro bancario, nonché un intervento urgente tramite i parlamentari altoatesini a Roma per ottenere la sospensione temporanea dell’applicazione delle disposizioni del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, su crisi aziendali e insolvenza. “Con le giuste decisioni, le crisi possono essere superate”, sostiene convinto Josef Unterholzner, che parla per esperienza personale: nel 2008, con la crisi economica iniziata con il crac della Lehmann Brothers, come imprenditore nel campo della componentistica per automobili si trovò a fronteggiare e superare la difficile situazione, reagendo rapidamente e soprattutto sul nodo dei prestiti.
Nel bilancio provinciale, i fondi per la gestione delle crisi economiche – almeno 100 milioni di euro – devono essere messi a disposizione come misura immediata, se necessario, mettendo in stand by altre misure e progetti.
Proponiamo inoltre l’immediata costituzione di una task force di crisi, composta da un massimo di dieci rappresentanti dei settori economici, della politica e della pubblica amministrazione, che dovrà, tra l’altro, elaborare o esaminare e attuare le seguenti misure:
- creazione di un fondo speciale di garanzia o rafforzamento delle cooperative di garanzia esistenti per garantire il differimento del rimborso dei prestiti nei settori economici particolarmente colpiti dalla crisi (turismo e servizi connessi al turismo, commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporti, ecc.). Anche Euregio Plus potrebbe utilizzare i prestiti aziendali per pompare liquidità nei settori che ne necessitano. A tal fine, l’unità di crisi deve convocare immediatamente un tavolo di lavoro bancario per coordinare le misure operative;
- sospensione del pagamento dell’acconto Imi a giugno e pagamento in un’unica soluzione con la rata di dicembre per le strutture ricettive;
- sospensione temporanea della legge sugli appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi alla Pubblica amministrazione, non solo per il settore sanitario ma per tutti i settori economici colpiti dalla crisi, con un limite: la sospensione deve essere applicabile solo alle forniture provenienti da aziende con sede in Alto Adige o nel resto d’Italia;
- istituzione di un ufficio di segnalazione e di contatto presso la Camera di Commercio (compresa una hotline) per la raccolta delle segnalazioni inerenti i problemi più urgenti e importanti che le imprese dovranno affrontare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane;
- incontro immediato con i responsabili della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS per ottenere la sospensione temporanea delle verifiche fiscali e degli altri controlli fiscali;
- aumentare le disponibilità del Fondo di Solidarietà ed estendere il numero dei beneficiari a tutte le aziende, per sostenere i pagamenti al personale delle aziende in crisi di liquidità, in aggiunta al Fondo di compensazione salariale;
- aumentare temporaneamente il budget per lo sviluppo economico;
- intervenire attraverso i parlamentari altoatesini a Roma per ottenere la sospensione temporanea dell’applicazione delle disposizioni del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, in materia di crisi d’impresa e di insolvenza per tutti i casi di attività economiche che hanno subito perdite di fatturato e/o di liquidità a causa della crisi.
Paul Köllensperger
Josef Unterholzner
Armin Toll