Riguardo ai sussidi per la casa, il matrimonio e le convivenze more uxorio saranno in futuro equiparati, nel momento in cui le relazioni venissero meno con sentenza del tribunale. Il correttivo è stato discusso ieri nella quarta commissione del Consiglio provinciale. La trattazione del relativo disegno di legge del consigliere provinciale Peter Faistnauer è stata sospesa, ma il nocciolo della proposta è comunque stato approvato in un emendamento dell’assessora Waltraud Deeg.
La disparità di trattamento per accedere alle sovvenzioni tra matrimonio e relazioni equiparabili nella legge sull’“Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata” esiste dal 2010. Nel febbraio 2020 l’assessora Deeg aveva annunciato la volontà di eliminarla con una nuova legge di riforma, ma per un anno non è successo nulla. Nel frattempo però, il problema persiste e altre persone vi sono incappate, con tutte le notevoli difficoltà del caso.
Ieri, la proposta di Peter Faistnauer è stata dunque approvata. Da parte sua, l’assessora ha presentato un emendamento, assicurando un budget di 50mila euro annui per affrontare una media di 5-6 casi.
In futuro, in caso di separazione di coppie more uxorio con sentenza del giudice, l’importo relativo al sussidio per la casa potrà essere trasferito dalla persona che lascia l’appartamento sovvenzionato al partner che vi rimane e non deve essere restituito come accade oggi.
“È importante aggiornare la normativa, la nostra società cambia e con essa le sue esigenze”, ha detto Peter Faistnauer.
Qui il link al disegno di legge n. 80/21 e qui alla relazione.