Il Team Köllensperger ha interrogato recentemente in occasione della question time in Consiglio provinciale l’assessore competente sui numeri concreti dell’ondata di dimissioni che dall’inizio dell’anno si sta abbattendo sull’Azienda Sanitaria altoatesina. I dati forniti nella risposta ha lasciato stupiti: poiché nei primi quattro mesi del 2019 si sono registrate ben 64 dimissioni in tutti e quattro i comprensori sanitari. Fra queste balza all’occhio la partenza di ben 19 infermiere ed infermieri con i numeri di pensionamenti neppur conteggiati.
Chi conosce molto bene la situazione degli ospedali come Franz Ploner e Maria Elisabeth Rieder per esperienza personale, è ben consapevole degli effetti concreti di queste dimissioni.
“Per la gestione ordinaria di un reparto con 20 letti occorrono all’incirca 11 infermieri. La partenza di 19 di loro consegna di fatto due reparti della azienda sanitaria altoatesina alla temporanea inattività per non parlare della maggiore pressione lavorativa sul personale restante e l’insufficienza qualitativa di trattamento a danno dei pazienti.”, così Maria Elisabeth Rieder.
Che i due consiglieri provinciali siano riusciti con la loro interrogazione a mettere il dito nella piaga, è testimoniato dalla nota in calce per altro non sollecitata a firma dell’assessore sulla cifra di 70 neoassunti nello stesso periodo di tempo.
Tale cifra però non è motivo di speranza per Franz Ploner che infine precisa:
“Fino a quando questa cifra non sarà chiaramente suddivisa in personale sanitario e non sanitario, con contratti a termine o a tempo indeterminato e fino a quando non sapremo di quali tipi di categorie professionali parliamo, la triste ondata di dimissioni nell’Azienda sanitaria non si placherà.”
Per questo motivo, i due consiglieri provinciali hanno già in petto una nuovo interrogazione per ricevere apposite delucidazioni sulla composizione precisa di tale cifra di neo-assunzioni.