Nella giornata odierna la Giunta provinciale non ha accettato l’invito all’audizione della commissione d’inchiesta sullo scandalo delle mascherine, dimostrando nuovamente un comportamento irrispettoso nei confronti del Consiglio provinciale che ha istituito la commissione d’inchiesta. La promessa di affrontare quanto accaduto con le forniture di mascherine in modo oggettivo e senza pregiudizi non è stata rispettata. Non si era mai raggiunto un punto così basso in questa legislatura: una vergogna per la democrazia nella nostra provincia.
Tre settimane fa la Giunta provinciale aveva ricevuto l’invito a un’audizione davanti alla commissione d’inchiesta. Solamente l’Assessore Giuliano Vettorato si era dichiarato disposto a partecipare, mentre il resto della Giunta provinciale oggi non si è presentata all’audizione, senza dare alcuna giustificazione. Il 24 giugno il presidente Kompatscher ha inoltrato ai componenti della Commissione un parere legale da parte dell’avvocatura provinciale, con il chiaro obiettivo di sospendere i lavori della Commissione. In questo parere si afferma che “sarebbe opportuno proseguire le audizioni e i lavori della Commissione d’inchiesta solo dopo il completamento delle indagini in corso da parte della procura della Repubblica”.
Ciò è in netto contrasto con quanto affermato in precedenza dal capogruppo Svp in Consiglio provinciale Gert Lanz. Alla prima convocazione della commissione d’inchiesta il consigliere assicurava di voler far chiarezza sotto ogni aspetto in merito all’approvvigionamento di materiale protettivo da parte dell’Azienda sanitaria.
“Con questa mancanza di rispetto, la Giunta vuole bloccare il lavoro della commissione d’inchiesta, probabilmente perché ha molto da nascondere. Ancora a maggio la Giunta dichiarava la propria disponibilità nel collaborare per riportare in modo trasparente i fatti,” commenta il consigliere provinciale del Team K e presidente della commissione d’inchiesta Franz Ploner
L’opposizione ha proposto un compromesso. “Per fare in modo che la Commissione possa proseguire i lavori, abbiamo proposto che le persone a cui si riferisce la lettera del Landeshauptmann – cioè i funzionari provinciali al momento indagati – non verranno ascoltate ora, ma solo in un secondo momento”, conclude Ploner.
Spetta ora alla Giunta accettare la proposta o continuare a ritardare volutamente i lavori della commissione d’inchiesta.
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