Le nostre candidate e i nostri candidati a Merano
Francesca Schir
professoressa e psicologa
Mi impegnerò per una città attenta ai bisogni di tutte e tutti, soprattutto dei più deboli, anche attraverso attività culturali e cura dei quartieri. Desidero una città che offra a tutti una casa, un lavoro, servizi pubblici adeguati e tanto verde e spazi per godere della bellezza della natura nella nostra città.
Sono un’insegnante di filosofia e pedagogia in un liceo e ho una seconda laurea in psicologia. In passato ho lavorato per la Polizia di Stato e come pedagogista. Al momento sto concludendo un dottorato di ricerca in pedagogia presso la Libera Università di Bolzano.
Il nostro obiettivo è quello di accomunare i gruppi linguistici e di trovare soluzioni e misure per Merano, lontano dalla logica delle divisioni etniche.
Sabine Kiem
Ginecologa
La collaborazione tra chi governa la città, e la partecipazione dei cittadini è necessaria per poter vivere in una città aperta verso il progresso e piena di rispetto, dando spazio alle diversità.
Monika Nollet
Voglio anche sostenere una riorganizzazione della raccolta dei rifiuti e di ulteriori aree per i cani.
Voglio difendere la sostenibilità in ogni settore.
Camilla Giunti
Insegnante
Vorrei mettermi al servizio della città che mi ha accolta, per contribuire alla sua crescita come polo culturale, centro ecosostenibile e comunità solidale, capace di tessere una rete sociale fondata sul rispetto della libertà, dei bisogni e delle differenze.
In una città multiculturale il plurilinguismo è una risorsa, non un limite.
Carlotta Lo Galbo
Insegnante di danza
Credo che si possa ancora fare qualcosa per creare delle reti sociali criticamente attive nella città, mobilitando quella parte straniera che ognuno ha dentro di sè, poiché è quella da cui ricaviamo il meglio di noi per poter costruire in cooperazione con gli altri.
Sono laureata in discipline dello spettacolo e laureanda in filologia moderna, mi occupo di danza e mi preoccupo di far muovere corpi nello spazio perchè credo sia un modo sincero per trovare un piccolo proprio posto in questo enorme mondo.
Credo ancora nelle favole e questa città si presta ad essere un perfetto scenario per una storia in cui tutti possano riconoscersi.
Eleonora Bartola
Da 4 anni lavoro nel mondo dei preziosi in una affiatata squadra di sole donne.
Vivo in famiglia, con un fratello 21enne, con mio padre funzionario di un’importante compagnia di assicurazioni e con mia madre, oggi in pensione, ma con una pluriennale esperienza nel mondo forense.
In famiglia ho sempre respirato la cultura del rispetto, dell’onestà e del rispetto per la natura e degli animali che in casa sono rappresentati dai nostri tre gatti.
Un aspetto che ho particolarmente a cuore è la sostenibilità ambientale. Riguardo a ciò credo che la nostra città dovrebbe intensificare l’azione di recupero delle risorse, con un’attenzione particolare alla plastica, visto che a differenza di altre città non siamo dotati di raccoglitori per questa risorsa, che ad oggi viene vista esclusivamente come rifiuto da incenerire.
Sono una convinta sostenitrice della nostra autonomia che considero un unicum a livello mondiale.
Kurt Duschek
Consigliere comunale a Merano
Se venissi eletto nel consiglio comunale, la mia priorità assoluta resta il contatto diretto con i cittadini. Ci sarò sempre per tutti, indipendentemente dal gruppo linguistico o dal colore della pelle, nell'interesse pubblico in generale e dei meranesi in particolare.
Paolo Barraco
pensionato
Ho fatto le mie prime esperienze lavorative presso l’agenzia ippica e la ditta Gebr. Schnitzer, ho proseguito quindi la mia carriera fino al raggiungimento della pensione presso l’azienda elettrica consorziale.
Sono sposato e ho due figli dei quali vado molto orgoglioso.
Politicamente, frequentazioni studentesche a parte, non sono stato attivo fino alle elezioni comunali del 2015, dove sono stato candidato per il Movimento 5 Stelle, risultando il primo dei non eletti.
Mi impegnerò perché nella prossima consiliatura vengano affrontate con più risolutezza le criticità legate al traffico, tema centrale e molto sentito in città, così come quello dei rifiuti urbani: è necessaria una svolta e il ripensamento delle modalità di raccolta. Sogno per la città delle piste ciclabili più ampie, sicure, capillari e farò del mio meglio per ottenere questi risultati.
Nikolaj Oliver Stief
Medico
Di Merano apprezzo i grandi pregi, pur essendo consapevole di alcuni difetti non trascurabili. Perciò, pur non avendo finora fatto esperienza politica attivamente, sono contento e motivato di mettere la mia esperienza personale e professionale al servizio di un progetto teso a migliorare la vita cittadina. Perché come ogni individuo anche una città deve preservare e curare la propria salute. E così come il sistema sanitario per funzionare ha bisogno delle risorse e dei regolamenti e indirizzi della politica, anche la politica ha bisogno di alcune basilari conoscenze di fisiologia e di patologia per rimanere sana.
La sanità ha bisogno della politica, la politica ha bisogno di sanità.
Alessandro Zamboni
operatore socio sanitario
Credo fortemente nei valori di solidarietà, accoglienza e comunità.
Mirko Wenter
Assistente a marketing e comunicazione
Se proprio devo pensare ad uno slogan: “Meno crescita, più felicità!”
Per Merano mi piacerebbe vedere la raccolta differenziata porta a porta, meno traffico caotico, più verde pubblico e privato, meno abbattimenti di case e più riqualificazioni/ristrutturazioni. Sogni? Il piazzale Prader che diventa un parcheggio interrato con sopra un parco pubblico. E poi l’areale delle caserme che conserva il suo verde e alcune sue strutture, vie e piazze. Sicuramente non lo vorrei vedere come nuovo quartiere abitativo. La città ha già raggiunto i 40 mila abitanti, potrebbero anche bastare… Oppure è una gara? E con chi?
Robert Ladurner
Segretario comunale
“Cambiare la politica. Noi insieme!”
Ciò che mi sta a cuore è l’interazione rispettosa l’uno con l’altro, che purtroppo si è persa, soprattutto in politica. Nel mio lavoro quotidiano vedo quali obiettivi sono raggiungibili quando il bene comune è in primo piano. Ragione in più per rimpiangerlo quando le cose vanno diversamente a causa del protagonismo personale. Ho deciso di mettermi in gioco in prima persona, di propormi io stesso per dimostrare che la politica la si può fare diversamente. Così facendo, chiedo il sostegno di tutti coloro che come me credono in un modo diverso di convivenza.
Cambiare la politica. Noi insieme!