I consiglieri regionali di Team K – Paul Köllensperger, Alex Ploner, Franz Ploner e Maria Elisabeth Rieder – denunciano la grave carenza di legittimazione democratica emersa dalle risposte all’interrogazione 66/XVII sulla trasparenza nel processo legislativo regionale riguardante la deroga al principio costituzionale sul limite dei mandati.
Le risposte del Presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher e del Presidente della Regione Arno Kompatscher confermano il preoccupante deficit democratico nel funzionamento delle istituzioni autonomiste. La Commissione dei Dodici, organo deputato alla predisposizione delle norme di attuazione statutaria, opera in un contesto di totale opacità, negando ai consiglieri regionali la possibilità di esercitare un vero controllo democratico.
L’analisi del Team K mette in luce tre principali criticità: l’assoluta mancanza di trasparenza, con il Consiglio regionale privo di qualsiasi accesso agli atti dell’istruttoria legislativa; l’assenza di un reale meccanismo di accountability, nonostante le dichiarazioni di principio; l’impossibilità per i consiglieri di svolgere una doverosa attività di controllo e valutazione degli schemi normativi.
“Le istituzioni regionali hanno costruito un sistema che ricorda più un bunker burocratico che un’aula democratica”, dichiara Paul Köllensperger. “Continuiamo a sentirci ripetere che la trasparenza è un valore, ma nei fatti viene sistematicamente negata. Siamo di fronte a un corto circuito istituzionale dove i rappresentanti eletti dal popolo vengono trasformati in spettatori passivi, privati di qualsiasi strumento di controllo e di indirizzo politico”.
I presidenti delle istituzioni regionali continuano a nascondersi dietro formalismi burocratici, negando di fatto la trasparenza tanto proclamata a parole. La conseguenza è un sistema istituzionale sempre più autoreferenziale, che sottrae potere di controllo e di indirizzo ai rappresentanti democraticamente eletti.
Team K continuerà a battersi perché siano garantiti i principi basilari di trasparenza, controllo democratico e collaborazione istituzionale, rivendicando il diritto dei consiglieri regionali a essere pienamente informati e a svolgere il proprio ruolo di controllo.