Oggi la Giunta provinciale avrebbe dovuto esprimersi in Consiglio provinciale sul via libera a una cava di ghiaia nella frazione di Sarnes. Il Team K aveva presentato una mozione proprio per chiedere un chiaro no al progetto, ma già prima della discussione in aula, i consiglieri Svp della valle Isarco, Amhof, Bacher e Tauber, si sono lamentati che questa mozione interferirebbe con l’iter amministrativo in corso. La discussione sull’ammissibilità della mozione è poi scoppiata in Consiglio provinciale e alla fine, Franz Ploner, primo firmatario della mozione, ha optato per una sospensione.
“Da tempo abbiamo segnalato che una cava di ghiaia a Sarnes distruggerebbe un’importante area ricreativa per Bressanone e limiterebbe la qualità della vita degli abitanti della frazione. Sono irritato dal fatto che la maggior parte dei consiglieri sono d’accordo con noi sulla questione, ma poi finiscono per tergiversare quando si tratta di mettere alle strette la Giunta per arrivare a prendere una posizione chiara. Mi pare incomprensibile l’accusa alla mia mozione di non essere ammissibile perché prevarrebbe su una procedura amministrativa in corso. Ritengo che il Consiglio provinciale, quale supremo organo democratico, dovrebbe poter continuare a dare chiare indicazioni alla Giunta. Per evitare inutili polemiche, chiederò di mettere il documento in votazione solo quando saranno disponibili le relazioni tecniche oggi in sospeso”, spiega Franz Ploner.
Il consigliere provinciale Franz Ploner e quella comunale di Bressanone Sabine Mahlknecht, hanno ripetutamente sottolineato le numerose esternalità negative di una cava di ghiaia in una zona così vicina alla città. Oltre al traffico di camion (una stima parla di 22mila passaggi annui), gli abitanti dell’intera conca di Bressanone dovrebbero fare i conti con un considerevole inquinamento aggiuntivo di polveri, smog e rumore. Uno scenario da scongiurare, soprattutto per la tutela della salute dei cittadini. Resta da capire se anche la Giunta provinciale condivide questo punto di vista.