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Il caos della riforma urbanistica Svp
Inizialmente, la Giunta provinciale aveva dichiarato che i Programmi di sviluppo comunale per il territorio e il paesaggio sono un elemento essenziale della riforma della legge urbanistica provinciale. Era previsto che questi piani venissero completati entro il primo luglio 2022, ma dopo che quasi nessun comune è riuscito a rispettare questo termine, la Giunta provinciale è stata costretta a fare marcia indietro, eliminando la scadenza. Altro buco nell’acqua è stata l’annunciata partecipazione dei cittadini, che non è stata né discussa con i comuni né effettivamente implementata, come emerso da un’interrogazione del Team K a Bressanone.
“Il coinvolgimento della cittadinanza era stato sbandierato come un momento importante di confronto e penso sia davvero un peccato che in realtà tutto si sia risolto in nulla di fatto, senza rendere possibile un vero scambio coordinato con i cittadini interessati. Oltre alla campagna sui Programmi di sviluppo comunale per il territorio e il paesaggio, è stato finanziato un sito web in cui tutti sono stati invitati a partecipare. Tuttavia, i cittadini che hanno scritto non sono stati più contattati e i Comuni – come ha rivelato la nostra interrogazione – non sono stati neanche informati di questa possibilità. O la partecipazione è solo di facciata oppure i vertici politici della Provincia non riescono a coordinare il coinvolgimento dei cittadini interessati: entrambe le cose sarebbero comunque pessime”, sostiene Sabine Mahlknecht, consigliera comunale del Team K a Bressanone.
Ora che non c’è una scadenza per la presentazione dei programmi, ci si chiede come verrà attuata la legge provinciale “territorio e paesaggio”, approvata nel 2018 e già rivista più volte. È dunque lecito domandarsi se sia ancora possibile sperare in un coinvolgimento davvero fattivo dei cittadini, ma intanto è ancora possibile registrarsi sul relativo sito web creato dalla Provincia (https://gemeindeentwicklungsprogramm.it/) per contribuire con le proprie idee – cosa che invitiamo tutte e tutti a fare – nella speranza che le proposte vengano poi davvero considerate da parte dei decisori.