Gli scandali che vedono coinvolti politici, alcuni imprenditori e lobbisti si susseguono periodicamente, ma niente cambia, alla maggioranza va tutto bene così. “Le motivazioni addotte in aula dalla maggioranza per bocciare la mia mozione lasciano sconfortati. L’Svp è così chiusa nei palazzi del potere da non sapere che i cittadini ed imprenditori onesti sono esasperati da un sistema che troppo spesso premia gli amici degli amici?”, chiede polemicamente Paul Köllensperger, primo firmatario della mozione respinta oggi dal Consiglio provinciale.
Per rafforzare la legittimità delle decisioni politiche agli occhi dell’opinione pubblica, è necessario garantire la massima trasparenza. Un utile strumento in questo senso sarebbe assicurare la tracciabilità dei contatti e degli incontri tra politici in ruoli esecutivi e portatori di interessi e l’istituzione di un registro delle lobby mirava proprio a questo, purtroppo invano.
“Di solito le mozioni le bocciano dicendo ‘lo stiamo già facendo’, oppure, se una mozione è concreta, la respingono dicendo che entra troppo nel dettaglio; stavolta, al contrario, sarebbe troppo vaga, visto che impegniamo la Giunta provinciale a proporre proposte che vadano nella direzione dell’obiettivo posto. Ma di modelli già implementati ce ne sono, in diverse regioni italiane ad esempio, basterebbe riferirsi a quelle”, sostiene Paul Köllensperger.
Anche l’accusa di creare burocrazia è oggettivamente ridicola. “Sono cittadini e imprese ad essere oberati dalla burocrazia, altro che registro delle lobby”, sbotta Köllensperger. Che prosegue: “È poi evidente che un discorso è un cittadino che si rivolge a un assessore per un semplice problema personale con la Pubblica amministrazione, tutt’altra cosa è un lobbista che propone un progetto da milioni di euro con modifica al Puc per costruire una casa di cura da cento posti letti, tanto per fare un esempio”.
“La proposta non era la panacea di tutti i mali, ma sarebbe sicuramente stato un passo nella direzione di più trasparenza, in un contesto come il nostro in cui persone oggi indagate per gravi reati per anni sono tranquillamente entrate ed uscite dai palazzi del potere, dove esponenti di potenti associazioni sono allo stesso tempo consiglieri ed assessori, dove proponenti di progetti PPP milionari sono allo stesso tempo i maggiori donatori del partito di maggioranza che da 80 anni governa questa terra. Inutile dire che sono molto deluso”, conclude Paul Köllensperger.