Genitori, alunni e insegnanti sono increduli: in tutta Italia è di nuovo consentito incontrarsi nei locali, festeggiare, fare la spesa al supermercato senza indossare la mascherina, ma l’obbligo permane per i ragazzi nelle scuole. La Giunta provinciale e la deputata Renate Gebhard si dichiarano “estremamente irritati” per la scelta del Governo, ma non riescono a trovare il coraggio di andare controcorrente, nell’interesse dei ragazzi.
“Ricevo richieste di intervento ormai tutti i giorni su questo tema, ma deve essere la Giunta provinciale a mandare finalmente un chiaro segnale al Governo. La scorsa settimana ho avuto modo di vedere un alunno seduto nel corridoio di una scuola secondaria, indossava una mascherina FFP2 a una temperatura di 30 gradi… L’obbligo nelle scuole è ormai una misura sproporzionata che deve essere eliminata, almeno nei cortili e anche a rischio che la decisione venga impugnata a Roma”, sostiene Alex Ploner.
Il dottor Franz Ploner, che in qualità medico ha sempre visto l’intera situazione da una prospettiva scientifica di politica sanitaria, è sulla stessa linea.
“Le scelte della politica sono incoerenti: sediamo spalla a spalla nei Consigli regionale e provinciale senza indossare mascherine, mentre per i nostri figli l’obbligo permane, nonostante le misure di arieggiamento e il rispetto delle distanze. Questo approccio è sbagliato. Il nostro presidente provinciale ha la possibilità di far sentire la sua voce nella conferenza Stato-Regioni, per perorare la causa dell’abolizione dell’obbligo, lo aveva annunciato durante l’ultima sessione di lavori del Consiglio provinciale. Lo ha fatto? Tantissimi cittadini e noi come consiglieri chiediamo ora alla Giunta coraggio e determinazione nei confronti di Roma” conclude il medico e consigleire provinciale dottor Franz Ploner.