A marzo di quest’anno è stata respinta la mozione con cui si chiedeva l’istituzione di un registro delle e degli assistenti familiari. Nella sua replica l’assessora Deeg ha esortato tutti a dare il proprio contributo alla discussione sul futuro dell’assistenza e ha annunciato l’apertura di un tavolo di discussione su questo tema. “Per questo motivo invito tutti e do volentieri la mia disponibilità ad aprire un tavolo in cui discutere con tutte le parti: come risolviamo la questione della cura e assistenza per il 2020, il 2030 e in futuro? Lasciatemi dire che se esiste una soluzione, non è questa. Vi prego parliamone, ma non introduciamo un registro che non risolve il problema!” Queste sono state le sue parole, ma sinora non risulta che il tavolo sia stato istituito.
Nell’ambito delle iniziative per la Giornata dell’infermiere, un po’ ovunque in provincia si è discusso del progressivo invecchiamento della popolazione, della cura degli anziani e dei relativi modelli di assistenza. In quell’occasione l’associazione delle residenze per anziani dell’Alto Adige ha anche presentato all’assessora una serie di richieste. Durante la trasmissione radiofonica mattutina di Rai Südtirol del 13 maggio l’associazione ha evidenziato che per il momento il problema dell’assistenza agli anziani si pone unicamente nel capoluogo di provincia e ha annunciato l’avvio di colloqui. Tuttavia vari esempi mostrano che il problema della cura degli anziani si presenta a Bolzano nel modo più acuto, ma che esiste anche in altre zone della provincia. Per citarne solo due, la casa di riposo comprensoriale di Vipiteno e la casa di riposo per anziani Georgianum in Valle Aurina sono ormai vecchie e hanno bisogno di ristrutturazione.
I tempi – colloqui preparatori, elaborazione di un progetto, pianificazione e infine realizzazione delle strutture – sono sin troppo lunghi. Inoltre, diverse residenze per anziani o case di cura vanno ampliate, ristrutturate o adeguate alle attuali norme antincendio.
Se non interveniamo al più presto per ampliare l’offerta di strutture residenziali, assistenziali e di cura per i nostri anziani, anche con soluzioni alternative, le concittadine e i concittadini che sono soli e hanno bisogno di assistenza rischiano l’emarginazione. L’istituto provinciale di statistica ASTAT ha rivelato che nel 2030 il 23,8% della popolazione altoatesina avrà già compiuto 65 anni. Per questo motivo non basta parlare dell’assistenza e cura nel 2030, ma bisogna anche adottare le misure necessarie, come non basta fare programmi, ma bisogna anche attuarli e creare i presupposti.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
ad aprire, entro ottobre 2019, un tavolo di discussione sul tema assistenza 2030 con tutte le istituzioni interessate, nell’ambito del quale elaborare, entro il 2020, progetti, strategie e un pacchetto di misure per l’assistenza in Alto Adige.