Il 30 aprile di quest’anno il governo ha emanato il cosiddetto decreto crescita (D.L. 30 aprile 2019, n. 34 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”), il cui articolo 10 prevede una importante novità in materia di agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni legate all’efficienza energetica.
Mentre finora il committente di un intervento di risanamento energetico poteva detrarre fino al 65% della spesa sostenuta sotto forma di credito d’imposta in un arco di dieci anni, il nuovo regime ora consente alle imprese che eseguono i lavori di concedere ai committenti uno sconto tra il 50% e l’80% del costo dell’opera e detrarre dalle imposte l’importo corrispondente nei successivi 5 anni.
Con l’entrata in vigore della nuova disposizione le imprese che eseguono risanamenti energetici praticamente prefinanzieranno il vantaggio fiscale ai committenti per recuperare dallo Stato il relativo credito successivamente.
Questo per le imprese comporta un dispendio burocratico aggiuntivo al quale sarà difficile sottrarsi, ma pericoloso sarà soprattutto l’impatto sulla loro liquidità.
Conseguentemente l’APA-Confartigianato Imprese e altre associazioni economiche così come la Confartigianato nazionale hanno contestato la nuova misura. Si teme infatti che i prevedibili problemi di liquidità producano contraccolpi negativi, tra cui anche ridimensionamenti aziendali con la conseguente riduzione dei posti di lavoro.
Non tutte le imprese sono nelle condizioni di effettuare questa anticipazione. La salvaguardia delle nostre imprese e il loro sostegno senza ostacoli burocratici rappresenta un interesse pubblico ed è pertanto un compito della politica.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a prefinanziare in via sostitutiva, con modalità rapide e semplici, le imprese che eseguono opere di risparmio energetico su edifici esistenti ai sensi dell’articolo 1, commi da 344 a 349 della legge 27/12/2006, n. 296, e alle quali per i predetti interventi spettano crediti d’imposta ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 3 aprile 2019, n. 34;
- a prevedere quanto prima la creazione di un fondo di rotazione a tale scopo.