Sulle strade italiane e anche altoatesine i morti e i feriti in incidenti stradali sono un’enormità, con costi umani e sociali inaccettabili. La riforma del Codice della strada in discussione in Parlamento contiene molte criticità, a partire dalle pesanti limitazioni dell’autonomia di azione dei comuni. Per questo in tutta Italia amministrazioni comunali e associazioni si sono mobilitate nella campagna “Stop al nuovo codice della strage“, a partire dalle associazioni familiari vittime della strada. “Con un documento voto intendiamo impegnare il Comune di Bolzano ad intervenire presso l’Anci e i nostri rappresentanti in Parlamento per contrastare questa pessima riforma”, sostengono i consiglieri comunali Matthias Cologna e Thomas Brancaglion.
Erano state 3.159 le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019, mentre i feriti erano 223.475. Il costo sociale degli incidenti stradali rilevati da Polizia stradale, Polizia locale e Carabinieri ammonta a quasi 18 miliardi di euro nel 2022 (lo 0,9% del PIL nazionale). “Sono dati che lasciano sgomenti, sia in termini di vite che di risorse economiche dilapidate”, commentano all’unisono i consiglieri Matthias Cologna e Thomas Brancaglion. Che poi proseguono: “La riforma voluta dal governo Meloni è di stampo centralista, cosa inaccettabile in particolar modo per chi, come noi altoatesini, ha una radicata cultura di autogoverno. Se approvate anche dal Senato infatti, le nuove norme limiteranno pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, prevedendo l’intervento del Ministero per le decisioni circa la progettazione e realizzazione di piste ciclabili, zone a traffico limitato e aree a basse emissioni, aree pedonali e di sosta. Introdurranno inoltre una nuova previsione che subordina le ZTL e le aree a basse emissioni alle esigenze della mobilità automobilistica, indebolendo con ciò la possibilità per le amministrazioni di assumere provvedimenti volti alla riduzione del traffico motorizzato privato. Per questi, ma anche altri motivi, confidiamo in un’approvazione del documento voto da parte del Consiglio comunale”.
Sono state inoltre depositate due proposte di delibera a prima firma del consigliere Matthias Cologna concernenti modifiche ai regolamenti del lido e degli orti urbani.
Per gli orti urbani si propone di togliere il limite di età minimo (attualmente a 60 anni) per l’assegnazione dei vari appezzamenti, pur mantenendo i punti premiali per l’anzianità. “Estendere l’accesso agli orti comunali anche ai più giovani è una misura che favorisce l’educazione ambientale e climatica, la promozione della salute e lo sviluppo personale dei giovani cittadini. Inoltre, promuove l’inclusione sociale e la costruzione di comunità intergenerazionali più solide e resilienti”, sostiene il consigliere Matthias Cologna.
Con la proposta di delibera per la modifica del regolamento del Lido di Bolzano si intende invece introdurre il divieto di fumo nella struttura. “Si tratta di un impianto fortemente visitato da giovani i quali vanno indirizzati ad uno stile di vita sano. Il fumo passivo è scientificamente evidenziato come nocivo e dobbiamo poter godere di una giornata in piscina libera da nuvole di combustione di tabacco”, spiega il consigliere Thomas Brancaglion. Si intende prevedere delle zone apposite dove sarà permesso fumare.
I consiglieri comunali
Matthias Cologna
Thomas Brancaglion