In febbraio una mozione del Team K aveva impegnato la Giunta provinciale ad implementare presso il laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente un sistema di individuazione del virus nelle acque reflue. Approvata quasi all’unanimità nell’aula del Consiglio provinciale solo sette mesi fa, già a fine settembre il progetto rischia di perdere efficacia.
Il monitoraggio delle acque reflue è un ottimo strumento per capire molto rapidamente dove nel territorio provinciale e quanto il Covid si stia diffondendo. L’importanza di poter disporre di un tale sistema nel bel mezzo di una pandemia è lapalissiano e infatti la proposta portata in Consiglio provinciale aveva suscitato l’approvazione degli addetti ai lavori, oltre che dell’aula. Oggi purtroppo tutto questo è seriamente a rischio.
Nella relazione sullo stato di implementazione della mozione (si tratta della 373/21, “Sistema di early warning (allerta precoce) – sorveglianza epidemiologica di SARS-CoV-2 attraverso il monitoraggio delle acque reflue”; qui la versione iniziale e qui quella poi approvata) l’assessore Vettorato informa che “con la fine di settembre il personale presso il Laboratorio biologico sarà ridotto drasticamente (materinità, fine contratto a tempo determinato, trasferimento, pensionamento) e in totale ci saranno otto posti vacanti. Di conseguenza, dalla fine di settembre le analisi di routine non potranno più essere eseguite con la stessa frequenza; il finanziamento a livello nazionale (ca. 140.000 euro se i risultati di due depuratori vengono immessi settimanalmente entro 48 ore dopo il prelievo) è di conseguenza a rischio”.
La stessa relazione informa inoltre che per istituire il sistema di allerta precoce per coprire la quasi totalità della popolazione (il 90%), erano già stati fatti molti passi concreti, anche con dispendio di risorse pubbliche per l’acquisto della strumentazione necessaria per ampliare il numero di analisi ed eseguire la ricerca delle varianti del virus nelle acque reflue.
“Sono molto dispiaciuto – commenta il dott. Franz Ploner, primo firmatario della mozione -. Il management del personale va curato nei dettagli, non è possibile depotenziare progetti importanti come questo, rischiando oltretutto di rinunciare a fondi statali e dopo aver già investito nella sua implementazione. Ci aspettiamo che l’assessore Vettorato intervenga e lo faccia in fretta, anche perché la fine del mese è molto vicina”.