Con l‘approvazione del Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature), Regolamento UE n° 910/2014 sull’identità digitale, è stata creata una base normativa comune per le interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Per quanto riguarda le identità digitali, a febbraio 2019 sono state notificate già sette identità digitali di diversi Paesi europei (https://ec.europa.eu/cefdigital/wiki/display/EIDCOMMUNITY/Overview+of+pre notified+and+notified+eID+schemes+under+eIDAS), tra cui anche Spid, mentre altre come la carta d‘identità elettronica italiana sono in corso di approvazione. Grazie al mutuo riconoscimento diventa possibile per i cittadini europei, tra le altre cose, loggarsi con la propria identità digitale nazionale presso tutti i servizi pubblici e quelli dei privati che aderiscono in tutti i Paesi dell‘Ue, senza dover richiedere nuove credenziali “locali”.
Con la seguente infografica, tratta dal sito del nodo eIDAS italiano, si illustra il funzionamento del login eIDAS nel caso di un cittadino di un altro paese dell‘Ue che vorrebbe loggarsi su un servizio online italiano:
1. Miguel, un cittadino Spagnolo, vuole registrare on line il suo nuovo indirizzo in Italia
2. Per verificare l’identità di Miguel, la pubblica amministrazione comunica con il nodo eIDAS nazionale
3. Il nodo eIDAS italiano trasmette la richiesta al nodo eIDAS in Spagna
4. L’identità di Miguel è verificata dagli identity ed attribute providers spagnole
5. L’identità verificata è inviata all’amministrazione italiana, che permetta a Miguel di accedere al servizio online italiano
Indubbiamente lo scenario descritto rappresenta un‘importante novità in vista di un sistema digitale unificato promosso dalla Commissione europea, perché non solo anche gli altoatesini potranno usare le loro identità digitali per i servizi offerti in altri Paesi – per esempio per gli studenti che intendono usufruire di servizi della PA nei Paesi esteri dove studiano –, ma anche i cittadini dell‘Unione che lavorano o studiano in Alto Adige non dovranno più richiedere credenziali locali con conseguente semplificazione anche per la nostra Pubblica Amministrazione.
Ciò premesso,
SI INTERROGA L‘ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE
1. Se sia già stato predisposto il collegamento al nodo eIDAS italiano e se sì, per quali Paesi dell‘Ue esso è attivo?
2. quali sono le difficoltà riscontrate e come e quando si prevede di risolverle per avere il collegamento al nodo eIDAS per tutti i Paesi Ue?
3. quali sono i servizi delle amministrazioni pubbliche altoatesine connesse all‘ID Management della Provincia che saranno accessibili tramite identità digitali di altri Stati membri? A partire da quando?
4. se si intendono realizzare iniziative di sensibilizzazione per informare i cittadini dell‘Ue che studiano o lavorano in Alto Adige sulla possibilità di utilizzare le loro identità digitali. Se sì, a quali iniziative si sta pensando?
5. se non si ritenga opportuno cooperare – soprattutto all‘interno delle istituzioni dell‘Euregio, con le PA del Land Tirolo e l‘Università di Innsbruck – per accelerare il mutuo riconoscimento delle identità digitali, come previsto dal Regolamento europeo eIDAS, per permettere per esempio agli studenti altoatesini di loggarsi presso i servizi austriaci tramite SPID o la Carta Servizi.