Nell’attuale sessione di lavori del Consiglio provinciale, Peter Faistnauer ha presentato misure concrete di tutela della biodiversità. Ne è nata una vivace discussione in aula con numerosi interventi, anche molto costruttivi, che denotano la rilevanza del tema. La relativa mozione è stata poi bocciata, con diversi punti impegnativi non passati per un solo voto.
La consapevolezza dell’importanza della biodiversità e della sua conservazione è ormai ampiamente diffusa nella politica e tra i cittadini. Ma quali passi intraprendere esattamente è ancora oggetto di dibattito e anche per questo sarebbe importante fornire un’ampia informazione e sensibilizzare sul tema già nelle scuole.
L’agricoltura intensiva incide molto sul problema, naturalmente. Gli stessi agricoltori ne sono consapevoli: come dimostra un sondaggio, quasi la metà dei contadini altoatesini è disponibile a passare al biologico e fare sforzi verso misure più attente all’ambiente. Questa disponibilità va incentivata e in questo senso Paul Köllensperger chiede di sostenere chi si impegna per la sostenibilità, ripensando i criteri di assegnazione dei contributi provinciali. E se i fondi pubblici vengono utilizzati al meglio, il già alto livello di accettazione si tradurrà più rapidamente in azioni concrete a tutela della biodiversità. Un modello in questo senso è ad esempio la Svizzera, l’Alto Adige dovrebbe prendere spunto.
“Si sta già facendo molto, ma dobbiamo creare le opportunità per fare ancora di più. Oggi in Consiglio provinciale è mancato solo un voto, ma contiamo su ogni azione, su ogni mano che depone un seme di biodiversità”, conclude Peter Faistnauer.